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Lettera aperta al sindaco, ai cittadini liberi, ai tifosi Sampdoriani

Sentiamo l’esigenza di esprimere apertamente le nostre verità, le nostre sensazioni,non solo sugli incidenti che ci hanno coinvolto nel pre-derby, flash-back cinematografico , che rivelano molte cose.

Facciamo qualche passo indietro, appunto, e partiamo dalla premessa essenziale: la tifoseria sampdoriana in tutte le sue componenti, del tifo organizzato, clubs compresi, si e’ opposta da subito alle teorie per le quali lo smantellamento e la indiscriminata repressione nei confronti delle organizzazione dei tifosi , porterebbero alla sicurezza ed alla maggiore godibilità del gioco del calcio…
e noi tifosi della Sampdoria non ci siamo adeguati, non ci siamo conformati; in uno sforzo, ormai unico, di dignità abbiamo in questi anni rinunciato a colorare il nostro stadio, a creare corerografie, piuttosto che sentirci mortificati.
Perché questo e’ il punto : E’ PER NOI MORTIFICANTE chiedere il permesso di essere sampdoriani, di portare le nostre bandiere, i nostri striscioni, chiedere il permesso di seguire la nostra squadra.

Poi in quanto cittadini, abbiamo anche osato affermare che tutto ciò è anticostituzionale a partire dalle limitazioni della libertà di espressione (art.21) di movimento (art.16), violando anche in tema di libertà personali (art.13 comma 2 e art. 27.2), andate a darci un’occhiata se avete tempo …

L’inesorabile disegno di legge tuttavia ha fatto il suo corso e come fosse una sentenza di esecuzione siamo stati informati dalla nostra società dell’inevitabilità dell’applicazione del decreto a partire dal prossimo campionato.

Allora ci siamo confrontati ed uniti in un’assemblea di tutti i gruppi della gradinata Sud , con la Federclubs e abbiamo deciso di non arrenderci, di rimanere coerenti, di mobilitarci per contrastare chi vuole uccidere la passione calcistica: VOGLIONO FARE UN DESERTO E CHIAMARLO PACE !

Ecco perché eravamo come sempre, al torneo Ravano a portare il nostro dissenso ed ecco perché 6 persone di noi sono state prelevate in mezzo a mamme e bambini e portate in questura: per giustificare un’opinione, una libera espressione di pensiero.

Per aiutarvi a capire e ad aprire ulteriormente gli occhi, provate a dare una risposta alle seguenti domande:

La nostra pacifica manifestazione contro la tessera del tifoso sotto la questura prima del derby, e’ passata sotto silenzio. Perché ?

Perché corso De Stefanis, considerata dalla questura zona ad alto rischio, poco prima degli incidenti, era presidiata solamente da 20 / 30 poliziotti/carabinieri e appena 2 camionette, mentre la stragrande maggioranza delle unita’ delle forze dell’ordine era predisposta al mero controllo degli ingressi della gradinata Sud ?

Perché tutto questo accanimento della questura e delle istituzioni verso la tifoseria sampdoriana ? Qualcuno forse si sente “minacciato” da noi e dalla nostra legittima battaglia contro la tessera del tifoso ?

Non vi rendete conto che ciò che e’ successo prima del derby ora sta venendo fortemente strumentalizzato in modo da promuovere la propaganda a favore della tessera del tifoso ?

E’ cosi’ assurdo ritenere che qualcuno abbia sperato (e in qualche modo “facilitato”…) gli incidenti di corso De Stefanis per poter poi discreditare la tifoseria sampdoriana e quindi mettere in cattiva luce la nostra battaglia contro la tessera del tifoso ?

La verità è che siamo SIAMO SCOMODI !

Noi non saremo mai quel prototipo di tifoso che stanno cercando di creare.
A tal proposito vorremmo ricordare a tutti i tifosi sampdoriani e anche al Presidente e ai dirigenti della nostra società, quanto sia stata importante e intima la gradinata Sud nella storia della Sampdoria, cosa potrebbe diventare senza più la presenza dei suoi gruppi storici, delle generazioni di ragazzi e ragazze che si sono succedute con immutato spirito di appartenenza e si, anche di ribellione, senza il quale non saremo mai diventati quello che siamo.

Siamo rimasti gli ultimi a difendere il diritto di essere ULTRAS, di essere tifosi dignitosi forse perché siamo stati i primi a organizzarci come tali o forse semplicemente perché siamo unici…COME I NOSTRI COLORI.

CHIEDIAMO RISPETTO / CHIEDIAMO LIBERTA’
solidarietà ai nostri ragazzi e alle nostre famiglie.

PER L’UNIONE CALCIO SAMPDORIA, SEMPRE GRADINATA SUD

Ultras Tito Cucchiaroni

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