AC Liguria

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Ac Liguria: la storia

LAssociazione Calcio Liguria era una società calcistica di Genova. Nacque nel 1930 quando la Corniglianese venne conglobata nella Dominante, a sua volta già originata dall’unione di Andrea Doria e Sampierdarenese nel 1927 ed appena retrocessa in serie B.

L’esperienza dell’ A.C. La Dominante si concluse con risultati inaspettati dal regime: dal punto di vista sportivo la squadra aveva deluso, arrivando ad una clamorosa retrocessione in Serie B; dal punto di vista sociale non era riuscita ad aggregare i tifosi delle squadre che i gerarchi avevano voluto fondere tra loro per creare una squadra che rappresentasse la nuova Genova. Catalogato come fallimentare il progetto del 1927, il regime cercò di creare più sostegno intorno alla nuova formazione genovese e agendo in maniera analoga a 4 anni prima sciolse la Corniglianese per unirla alla vecchia Dominante in una nuova formazione. Fu così che nacque il F.B.C. Liguria.

La nascita dell’ F.B.C. Liguria

La neonata squadra del capoluogo ligure scendeva in campo con una inedita divisa rossonera a strisce verticali, riprendendo i colori che furono della Sampierdarenese. Fu in realtà, anch’essa, poco amata dai tifosi d’un tempo ed ottenne risultati disastrosi: nel primo campionato di serie B disputato, raggiunse subito la retrocessione in Prima Divisione, con ultimo posto in classifica e due partite non disputate per forfait da Capitan Grabbi e compagni.

La rinascita della Sampierdarenese

Nel 1931, preso atto del fallimento del progetto che doveva portare a creare a Genova un nuova squadra di vertice, i gerarchi fascisti convocarono i vecchi dirigenti della Sampierdarenese, chiedendo di rianimare il club. La risposta fu affermativa, a patto di poter riacquistare la vecchia denominazione. E così, nel 1932, la Sampierdarenese conquista, al primo anno dalla ritorno sulle scene calcistiche, la serie B, per poi ritonare nella massima serie nel 1934.

La rinascita dell’A.C. Liguria

Ma il nome Liguria non venne dimenticato, e prima dell’inizio della stagione di serie A 1937-1938, sono ancora i federali di Genova a imporre il cambiamento di nome.

L’ A.C. Liguria, che questa volta inglobava Rivarolese e Corniglianese, mantenne però la divisa ufficiale della Sampierdarenese , bianca con banda orizzontale rosso-nera sul petto. Il nuovo cambio di nome si disse necessario per consentire all’Ansaldo, divenuta un punto di riferimento primario nell’economia cittadina, di aiutare concretamente una società che non fosse solo l’espressione di un quartiere, sia pure importante, ma che rappresentasse una intera città in espansione economica e demografica.

La squadra nel 1938-39 ottenne il suo miglior risultato (sesto posto), seguito subito dalla retrocessione (per quoziente reti inferiore a Napoli e Fiorentina) nella stagione successiva, in cui dovette rinunciare ad Adolfo Baloncieri come tecnico e ad alcuni elementi importanti ceduti sul mercato. Nel 1941-42 è nuovamente in A (11º posto, con Baloncieri di nuovo in panchina) per poi retrocedere nel 1943, ultimo campionato di guerra. L’ultima apparizionne è nel Campionato Bellico Ligure-Piemontese, con quarto posto finale.
Alla ripresa dell’attività calcistica la F.I.G.C. riammise Andrea Doria e Sampierdarenese alla Divisione Nazionale 1945-1946 come misura risarcitoria antifascista, ponendo di fatto fine all’esperienza del Liguria.
Da segnalare che il Liguria ha chiuso in vantaggio rispetto al più blasonato Genoa la propria esperienza nei derby validi per il massimo campionato di calcio. Le prime due vittorie, ottenute entrambe in trasferta con gol dei prodotti del vivaio sampierdarenese Peretti e Bollano, segnarono l’inizio di un filotto di quattro derby vittoriosi tra il febbraio 1938 ed il dicembre 1939. Il bilancio finale è di 12 incontri, con 6 vittorie, un pareggio e 5 sconfitte.

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