Cenni storici

I primi stranieri dell’Andrea Doria e il campo della Caienna

I primi stranieri dell’Andrea Doria e il campo della Caienna

Bisogna dire – a questo punto – che il monopolio nazionalistico inalberato in origine dalle due società rivali, aveva ben presto perduto il suo carattere intollerante per scendere ad un modulo di convivenza più ragionevole.

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Franz Calì

Il Genoa allineava anche giocatori italiani, mentre l’Andrea Doria non disdegnava di avere nelle proprie file lo svizzero Franz Calì, baffuto e autoritario e, forse per queste due ragioni e per essere il più vecchio della compagine, capitano permanente.

C’erano altre differenze le due società, oltre quella del diverso tipo di gioco. Il Genoa raccoglieva sotto la sua bandiera gli aristocratici dello sport cittadino, mentre tra le file dell’Andrea Doria militavano per lo più modesti impiegati, lavoratori del porto e delle officine, gente del popolo.

La prima era squadra definita ricca, la seconda poteva avvalersi soltanto dell’apporto dei soci attraverso le quote mensili.

Il primo campo a disposizione della società bianco-blu, in Val Bisagno, era semplicemente pauroso. Da questo passò nel 1907 al campo di Cornigliano, dove rimase per tre anni, poi si sistemò il campo della Caienna, situato proprio dietro il campo del Genoa a Marassi. Era poco più di un cortile, soffocato, dove faceva sempre caldo e dove il pubblico veniva trattenuto ai bordi del rettangolo di gioco da una corda. Per tutte queste ragioni una certa prevalenza dei genoani rappresentava una costante e i doriani mal sopportavano di dover essere eternamente secondi.

« L’Andrea Doria e il campionato della Fed. GinnasticaI tempestosi incontri tra Andrea Doria e Genoa »

 


Tratto da “Piccola Enciclopedia dello Sport: U.C. Sampdoria” (1963 – Carlo Carusi Editore)

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